Santiago del Cile: attacco incendiario contro una autoconcessionaria / FAI-FRI

I come like the furious tempest

Durante la notte di Lunedì 15 Giugno abbiamo attaccato una autoconcessionaria che si trova in prossimità della intersezione trai viali Vicuña Mackenna e Amerigo Vespucci, a La Florida collocando un ordigno incendiario all’interno di una delle auto che era in vendita. L’incendio ha provocato danni parziali alla macchina e alla ditta.


Abbiamo effettuato la nostra azione nel mezzo dell’alienazione patriottica collettiva, prodotta dalla partita della squadra nazionale di calcio cilena, scegliendo il nostro obiettivo in anticipo e programmandolo in modo da rendere chiaro che non eravamo interessati a un attacco casuale che avrebbe potuto danneggiare persone che non avevano nulla a che fare con la nostra azione. Abbiamo agito a pochi metri da un posto di blocco della polizia, a dimostrazione che la polizia non ha tutto sotto controllo e che un attacco è sempre possibile.

Non abbiamo attaccato solo un’ auto nuova, un attacco a qualcosa di materiale non era l’unico obiettivo della nostra azione; l’attacco è stato anche al contesto che ospita ognuna di queste macchine che condivide lo stesso significato e senso del dominio della società. Sono l’esposizione di merce esposta in vetrine e scaffali, l’accumulazione di capitale, lo sfruttamento umano senza scrupoli attraverso il lavoro salariato, la devastazione della terra per saccheggiare le risorse, la brama di ostentazione e l’assurdità della produzione – tutto è stato attaccato quella notte.

E il fatto è che non solo l’autorità si esprime attraverso le relazioni sociali, ma si trova anche materialmente in un numero infinito di edifici, istituzioni, aziende e rappresentanti che sostengono il dominio, che sono identificabili e sono quindi un obiettivo del nostro fuoco.

Mentre ciò che caratterizza la civiltà attuale è la sua qualità capitalista e tecnologica, la nostra lotta è contro il dominio in sé e per sé, e non solo contro alcuni dei suoi espressioni nel corso della storia. E ‘la negazione in opposizione al mondo dell’autorità, del potere e della sua merce su cui stiamo cercando di trovare affinità .

Tra il mare di persone che abitano la metropoli del capitale ci organizziamo come individui che cercano di condividere i propri desideri di libertà ,attaccando il dominio, approfondendo la nostra amicizia e la complicità attraverso relazioni orizzontali che sono antagoniste a quelle imposte da chi detiene il potere, dando attraverso la prassi pieno significato al concetto di COSPIRAZIONE, senza capi, senza esperti o specialisti, senza avanguardie o piattaforme.

Così abbiamo lanciato l’attacco come azione autonoma, che è l’espressione della nostra liberazione esistenziale nel qui ed ora, influenzando contemporaneamente sia l’ambiente e la realtà di cui siamo parte.

Rendendoci conto che non ci siano presupposti, non crediamo in un’attesa eterna senza speranza nelle condizioni sociali o materiali corrette per le masse.

Viviamo una esistenza di combattimento totale, in ognuna delle sue infinite possibilità, senza essere determinata da condizioni che non possiamo decidere, come quella di classe, etnia o genere. La nostra capacità decisionale è l’unica cosa che abbiamo lasciato in questa società che cerca di essere un panopticon di comportamento, dove il controllo è destinato ad essere assoluto e la spontaneità della vita si esaurisce e sbiadisce sotto la punizione di chi controlla.

La decisione di ribellarsi è ciò che ci lega con quanti si rendono responsabili della distruzione delle proprie catene, ignorando le grida / e resistendo all’assalto del potere per passare all’attacco alla ricerca della distruzione della realtà autoritaria che limita la possibilità di una vita libera . Tale decisione è dove l’occhiolino di complicità e cameratismo ha inizio con tutti quei soggetti che agiscono in modo continuo e senza sosta, alzando la testa con il cuore gonfio opponendosi ed assaltando con dignità ciò che ruba la nostra vita.

Salutiamo i nostri complici in questa agitazione del Giugno Nero, per la liberazione della Terra, dei prigionieri a lungo termine e del nostro compagno Marco Camenisch.

Salutiamo le incontrollabili cellule di azione anarchica della FAI / FRI da tutti i territori.

Con la nostra azione salutiamo coloro che continuano a lottare contro la dominazione sia all’interno che all’esterno delle carceri. Salutiamo i nostri compagni prigionieri Javier Pino, Natalia Collado, Juan Aliste, Freddy Fuentevilla, Marcelo Villarroel, Carlos Quiduleo, Hans Niemeyer, Sol Vergara, Enrique Guzmán, Alfredo Canales, Alejandro Astorga, Monica Caballero, Francisco Solar, Nicola Gai, Alfredo Cospito, Adriano Antonacci, Gianluca Iacovacci, Marius Mason, il nostro compagno Henry (tre anni dopo la repressione in Bolivia), i nostri compagni imprigionati in seguito alle ultime operazioni anti-anarchici da parte dello stato in Spagna, Belgio e Repubblica Ceca, ai nostri fratelli e sorelle della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e di altri compagni imprigionati in Grecia tra cui i compagni di Grigoris Tsironis e Spiros Christodoylou che sono stati recentemente arrestati a Nea Aghialos.

Dedichiamo il nostro attacco anche ai nostri compagni Nataly Casanova, Juan Flores e Guillermo Duran che lottano con dignità all’interno della prigione con i loro atteggiamenti ingovernabili ed il loro recente sciopero della fame. Continuiamo con loro in questo nuovo scenario dopo il ritorno del compagno Enrique Guzman in prigione.

Per Mauricio Morales, Spiros Dravilas, e tutti i nostri morti che vivono nel fuoco e nella nostra memoria.

DIFFONDERE L’ATTACCO CONTRO TUTTE LE FORME DI AUTORITA’

Cellula incendiaria “22 maggio”

Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale