Nella Hermann-Piper Strasse (Berlino) abbiamo depositato un congegno incendiario sotto un’auto di Gegenbauer e nella Berliner-Alee rotto dei vetri della Commerzbank, continuando cosi la nostra linea di azione contro il militare e l’architettura di sicurezza. Gegenbauer: una ditta con sede a Berlino e numero d’impiegati nelle decine di migliaia e cifre d’affari milionarie. “Facility Management Integrale” a prima vista suona interessante ed è, nella maggioranza degli ambiti, neanche tanto problematico.
Gli ambiti dei servizi di sicurezza, come anche le esperienze fino ad ora fatte, ci hanno tuttavia allertati. Non si può accusare Gegenbauer, nella sua lunga storia, di aver partecipato all’imprigionamento della società. Ma quel che tuttavia fanno, é lo spostamento flessibile di capitale in certi ambiti dell’impresa per aumentare i profitti di questi ambiti. In questo contesto, le prestazioni nel campo della sicurezza fornite da Gegenbauer non sono fisse ma sempre sensate ad essere ampliate.
L’ambito della vigilanza aziendale, pattugliamento, servizi di vigilanza distrettuale, pattuglie cittadine nell’ambito dell’economia abitativa, tutto questo suona come ulteriore sbirraglia e lo è, infatti.
La continua crescita dell’insicurezza economica e perciò anche sociale degli individui, porta alla reazione sicuritaria dei possidenti. Una reazione che vuol proteggere le loro proprietà. Nulla di male, in fondo, se non si trattasse di condizioni di proprietà capitalistiche. Stando così le cose, si protegge ciò che è stato rapinato.
È protetto quel che solo con le porcate è stato ottenuto. È protetto senza che sia in pericolo, ma a causa della paranoia dell’insicurezza.
Gegenbauer non si deve neanche descrivere astrattamente ed affrontare con un’analisi più mediocre che buona sulla paranoia sicuritaria odierna. Bastano ed avanzano alcuni esempi pratici.
Gegenbauer come strangolatore dei movimenti sociali.
Il personale di Gegenbauer si “fece in quattro” per strappare agli attivisti lo striscione, quando, durante “la settimana verde”, erano saliti su di un camion. Un’azione pure pericolosa, ad un’altezza di 3 metri.
Durante un’azione di disturbo contro Air France-KLM (trasporto animali) gli attivisti furono davvero maltrattati. Accorsero anche per un’azione di contrasto antimilitarista presso ILA dove tentarono di strappare aggressivamente i nastri di sbarramento usati per l’azione.
Questi esempi dimostrano la brutalità, con la quale Gegenbauer ripristina la “sicurezza”. Ripristinarla significa zittire le istanze giuste e legittime dei movimenti per la liberazione animale ed antimilitarista. Affinchè il monopolio del pensiero torni ai pieghevoli in carta patinata ed alle pagine web degli organizzatori degli eventi.
Ci reca disagio sapere quale potere esercitano contro la gente che non può/vuole esprimersi nel nostro ambiente.
Così Gegenbauer è attiva per es. anche per realizzare il processo di sfollamento attorno alla gentrificazione di Mehringplatz.
Solidarizziamo qui esplicitamente con le persone nominate e non, che sono vittime di Gegenbauer.
Commerzbank:
Vogliamo salutarla con un’umile rottura di vetri, visto che come la Deutsche Bank partecipa alla SiKo – Conferenza sulla sicurezza.
Anche qui, di nuovo, visto i ripetuti investimenti militari della CB, non esiste più alcuna “presunzione d’innocenza”, quando, oltretutto, partecipa alla SiKo.
Ovviamente non conosciamo alcunchè delle proposto ed esternazioni della banca, ma questo dimostra solo il carattere non partecipativo e segreto di tale conferenza.
Occasionalmente diremo di più, poichè la lotta continua…
Gruppo Informale