Lipsia: Fuoco a agenzia di collocamento

Symbolbild Feuer, Quelle: Wikipedia
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Sono appena passati alcuni minuti dell'anno nuovo quando ignoti rompono evidentemente apposta in undici posti i vetri dello stabile e lanciano delle sostanze incendiarie all'interno. Attorno alle 0:22 scattava l'allarme antincendio. Le forze d'intervento con difficoltà riuscirono alfine a controllare le fiamme.
Il danno nell'agenzia è immenso: cinque uffici, un magazzino e un soggiorno con grandi danni al materiale d'ufficio, alle sedie, ai fascicoli e computer. La parte colpita dell'edificio vale a dire 20 locali in tutto dovevano essere chiusi per l'inagibilità dei corridoi. La valutazione dei danni non è ancora definitiva.

Il jobcenter è un aggressione al sistema di sicurezza sociale della gente nella città di Lipsia. Specialmente a Lipsia sembra essere smanioso di sanzioni. Secondo una ricerca attuale dell'istituto per la la ricerca sul lavoro e il sostegno ai giovani, nel 2016, malgrado una diminuzione statistica della disoccupazione, la quota delle sanzioni raggiungeva addirittura il 23% in più che nel 2015. Così l'amministrazione sassone è sulla buona strada per diventare “campione tedesco delle sanzioni”. Malgrado che tanti studi anche statali hanno confermato che il regime delle sanzioni nei tempi lunghi non porta affatto più gente ad avere un salario e un pezzo di pane. Vessa e fa paura e questo è una violazione della dignità umana. La riduzione delle prestazioni per sopravvivere dovrebbe finire.
Lo Stato e gli organi della repressione s'arrogano il “diritto” di decidere cosa è giusto o sbagliato. Quale azione, per quanto tempo e con quale severità è punita. Questo diritto è imposto con la violenza. Riteniamo giusto se le persone agiscono come pensano sia legittimo finché non restringe la libertà di altre persone. Anche quando si viola il diritto dello Stato borghese.

Approviamo che, quando le persone sono colpite dalla repressione dello Stato, non la sopportino più e contrattacchino.
Quasi quotidianamente sentiamo e leggiamo di persone che si rivoltano contro Hartz IV. I nuovi gruppi sociali e le campagne contro le sanzioni spuntano come i funghi. E la resistenza si fa sempre più militante. Lx autonomx attaccano regolarmente le facciate e i vetri dei  jobcenter con la vernice, le pietre e il fuoco. Altrx invece attaccano lx incaricatx o dalla disperazione diventano preda di follia omicida. Capiamo la protesta contro il sistema disumano e ci solidarizziamo con chi ne è vittima e si ribella.

Contro Hartz IV!
Noi non vogliamo una vita diversa e migliore secondo le regole vigenti, bensì una vita diversa e migliore!
Chi vessa le persone deve aspettarsi il botto.
Varrà anche per il vertice G20 ad Amburgo nel 2017!